Paura

Da sempre la Paura è stata compagna dell’Uomo e della Donna. Diciamo pure che fin da bambini la paura è stata instillata in noi, grazie a nostra Madre che già da quando eravamo nel suo Ventre ci ha fatto percepire la sua paura; molte volte inconscia e a volte conscia.
Ricordo, da bambina, la completa fiducia che sentivo in me e la gioia di poter fare le esperienze che in quel momento mi sentivo istintivamente spinta a vivere, senza chiedermi come sarebbe andata, completamente fiduciosa che tutto quello che fosse successo sarebbe andato a finire bene. Poi, crescendo, gli adulti mi hanno convinta che esiste il male e che molte persone erano cattive, che i loro intenti erano comunque intenti non puliti, ed infatti, nella realtà si sono poi dimostrati tali.
Quindi la paura è cresciuta con noi; andiamo ora a comprendere cosa significa letteralmente e come è nata, per quanto sia possibile farlo.

Dal latino Pavor: intenso turbamento misto a preoccupazione e inquietudine per qualcosa di reale o di immaginario che è, o sembra, atto a produrre gravi danni o a costituire un pericolo.

Ora, immaginiamo un pericolo che ancora non conosciamo ma che sentiamo in maniera istintiva: come gli animali quando, attraverso l’odore, ne saggiano la presenza, la paura può salvarci, può fare in modo che la nostra attenzione sia molto più vigile, molto più presente a noi stessi.
In tanti casi la paura mi ha aiutato a non cadere in trappola. Può aiutare a non cedere alle lusinghe di chi, con le parole, cerca di incantarti, di chi si fa credere amico per poi usarti tranquillamente per scopi personali, opportunisti? Può darsi. Sta di fatto che la paura in molti casi, fa tenere gli occhi aperti e questo è, senza ombra di dubbio, un servizio molto positivo che la paura ci offre. Come un campanello suona nelle orecchie e fa fermare, aspettare, riflettere…

Guardiamo ora l’uso che a volte noi umani abbiamo fatto di questo che mi sento di chiamare talento, quando visto in positivo.
La prima cosa che sentiamo è quando siamo nella pancia della mamma: la sua paura è anche la nostra paura. Il messaggio che riceviamo è un pensiero e questo pensiero di cosa parla?
La paura di partorire.
La paura che mio figlio o figlia non sia normale.
La paura di essere sola e non sapere cosa fare.
La paura di non riuscire ad essere una buona madre.
La paura di morire.
La paura di non piacere più al mio uomo.
La paura di diventare brutta e grassa.
La paura di non avere più la forza per tornare al lavoro dopo aver avuto un bambino.
La paura di non riuscire a crescerlo con amore.
La paura di non essere più libera.
La paura di dover affrontare tutto da sola se il mio uomo mi dovesse lasciare.
La paura di vedere mio figlio morire.
La paura di non volere questo figlio, o figlia, fino in fondo.

Ci sarebbero ancora non so quante paure che una madre prova, dette o non dette, che senza saperlo trasmette al suo bambino, o bambina…
E così abbiamo già il nostro bagaglio di paure che, anche se non nostro, comincia nell’inconscio a lavorare.
Ben protetti nel nostro caldo nido, a volte, sentiamo anche un’altra voce: è una voce più forte, più calda, più piena, che ci arriva ovattata, oppure, a volte alta e irritata che ci spaventa da quanto la sentiamo aggressiva…
A volte sentiamo una pressione esterna su di noi che può essere dolce, calda, avvolgente come la voce e a volte può essere dolorosa perchè preme, spinge e ci percuote… la Violenza nei nostri confronti dall’esterno può cominciare già da quando siamo nel ventre di nostra madre e chi può essere colui che, senza conoscerci, comincia già a farci male fisicamente e a trasferire il trauma automaticamente alla psiche?

Poi nasciamo e il primo spavento è proprio quello… veniamo tirati fuori dal nostro nido così caldo, così protetto, così ovattato, dove tutto era raccolto e la luce non feriva gli occhi…
Ecco ci sentiamo presi…la luce, i rumori, i suoni, le voci, siamo entrati nel mondo senza sapere dove siamo e in che mani siamo e cosa ci succederà… DOVE SONO… CHE CAOS…
Comincia il viaggio della vita… Noi inconsapevoli viaggiatori inermi nelle mani di chissà chi… Cosa vogliono da noi, muovono tutto il nostro corpo ma alla ricerca di cosa?
Aprono le nostre braccia, le nostre gambe, la bocca, gli occhi e il nostro corpo viene imprigionato in una Cosa ruvida che ci impedisce i movimenti e fa prudere la nostra pelle così delicata…
Così la nostra vita comincia il viaggio e noi con lei!

A seconda di chi ci crescerà noi faremo esperienze e queste saranno a volte intrise di paure perchè, non conoscendo nulla del mondo in cui nasciamo, ci fideremo di quello che i nostri genitori ci trasmetteranno senza sapere che quello che loro ci racconteranno non è la Verità ma il frutto della loro esperienza di vita, quindi una Verità soggettiva, mista a credenze ereditate a loro volta dalla famiglia di nascita e credenze nate dal risultato dell’estrapolazione, sempre soggettiva, di come avranno vissuto l’esperienza in prima persona.
Quale sarà il risultato di tutto questo?
Paura… a meno che il tutto non venga condito da un immenso Amore… e cosa vuol dire Amare???
Qui ci fermiamo… per ora!!!

Quando ho cominciato ad avvicinarmi al Reiki e ad usarlo, la mia Paura di tante cose piano piano è sparita, perchè attraverso questo percorso ho aperto sempre di più la mia mente ed il mio cuore ho compreso che sono il coraggio e l’amore per la conoscenza che hanno sciolto la paura e mi hanno resa sempre più libera!

La prossima Parola che andrò ad aprire sara Conoscenza

– Catia –