Hermann Hesse sull’Unità
Herman Hesse è un autore che ho sempre amato e che continuo ad amare.
In questa rubrica vorrei dedicare degli spazi anche lui riportando citazioni e stralci del suo lavoro.
Vorrei che, attraverso le sue parole, passasse il messaggio della conoscenza come sola via possibile alla propria libertà di essere ed esistere, conoscenza per potersi esprimere, viaggiare, sperimentare… Conoscenza attraverso tutti i mezzi messi a nostra disposizione fra i quali i libri!
Attraverso un libro io evoco delle immagini che mi portano a sognare una mia possibile realtà, ed è proprio attraverso l’immagine creata dalla fantasia che porto il tutto nella mia vita e creo.
Questo è il modo con cui creiamo la nostra realtà, ed è per questo che siamo responsabili delle nostre scelte, che esiste il libero arbitrio, è per questo che ho chiamato quest’associazione “Il Richiamo”.
Detto questo, il primo stralcio che vi volevo riportare è tratto dal libro Religione e mito:
“In nient’altro al mondo credo tanto profondamente; nessun’altra idea è per me tanto Sacra quanto quella dell’unità; l’idea che l’universo è un unità divina; che la sofferenza e il male derivano dal fatto che noi singoli non ci sentiamo più parti inscindibili di un tutto; che l’io si considera troppo importante.
In vita mia ho sofferto molto; ho commesso molte ingiustizie; ho fatto tante sciocchezze e ho ingoiato tante amarezze, ma sono sempre riuscito a riscattarmi, a dimenticare il mio io, a sacrificarlo, a sentire l’unità, a riconoscere l’illusiorietà del conflitto tra dentro e fuori, tra io e il mondo, penetrando docilmente, ad occhi chiusi, nell’unità.”
– Hermann Hesse –
– Catia –